mercoledì 31 dicembre 2014

Bilancio 2014

Buonasera carissimi lettori,
come va quest'oggi? Spero stiate tutti bene.
La sottoscritta tende alla noia: chi mi conosce bene sa che sono la stacanovista per eccellenza, e le vacanze mi deprimono. Inoltre, mi sono buscata anche l'influenza. Dunque quale momento migliore per scrivervi? 
Ammetto la mia negligenza... L'ultimo post risale a più di un mese fa, wao. Quest'anno v'ho trascurati eh? Tant'è che sono state sollevate provocazioni: perché non lo chiudi?
Ebbene, non si può chiudere il proprio cuore.
Per farvela breve, la scrittura è angoscia. Sofferenza, dolore, ansia. Ed io ora come ora solo felice, perciò non ho ansie da buttare su carta - virtuale e non! - dunque per quale motivo dovrei scrivere?
Ma poi ho pensato. Chi fa i testi? Io. Chi dunque crea la storia? Sempre io.
E se scrivessi qualcosa di felice per una volta non sarebbe gradito?
Forse.
Dunque rieccomi da voi!
Allora. Dal 29 novembre ad oggi ci sono state un po' di feste. Dunque buona festa dell'Immacolata, buona Vigilia, buon Natale e buon Santo Stefano!
Avete apprezzato le strade intasate di gente coi pacchetti? I canti natalizi in ogni dove? Le luci di casa in casa? I Babbi Natale finti? L'odore di Vin Brulé? Dove ci sono stati, i mercatini? La gioia in ogni dove?
Io no.
Quindi auguri! Non mi dilungherò sull'argomento, perché credo che un comico di Zelig sia più bravo di me.
Come siete messi con lo stomaco? Io credo di averlo perso il 27 dicembre (già, ho mangiato di più dopo Natale che il giorno stesso).
Parenti da chiamare? Tavole da sparecchiare? Regali da riciclare? A me è andata bene.
Bando alle ciance! Prossima festa... Capodanno. Ops! Oggi è il 31. Dovrei svegliarmi prima.
Quindi... Bilancio di fine anno!


Quest'anno ve tocca sorbirvelo. Ehhh già.

Non perché sia stato un anno da schifo... Anzi al contrario. In mezzo a tanto pessimismo, ve lo dico, voglio elogiare il 2014. Perché avrà portato un sacco di dolori e dispiaceri, ma è dalla ... "cacca" che nascono i fiori! 
Dunque. E' stato un anno di amicizia, tantissima. Vorrei costruire delle statue alle mie ragazze, che ci sono sempre state anche nei momenti peggiori... E che hanno trasformato giornate normali in giornate stupende.

Per farvi ridere... A gennaio di quest'anno abbiamo realizzato un video per presentare una commedia latina. Io ho fatto la... ahem... cortigiana, con dei tacchi 12 leopardati comprati per l'occasione! (vedi foto) Anche se è andata peggio alla mia amica, che per interpretare al meglio una giovane madre ha finto di partorire il suo gatto, con la complicità di un padre d'eccezione (mio fratello). Un caos infernale, che ha avuto il culmine con la faccia scandalizzata del professore. Non ho ancora osato chiedere il voto.

Oppure... Beh, per il due giugno abbiamo fatto una gita, "scalando" un monte. Fa ridere il fatto che la sfaticata dovevo essere io, pff!, sono arrivata in cima ballando le canzoni di Christina Aguilera. Tuttavia ho persino apprezzato la montagna... (E credetemi, se lo dico io...!) Ringrazio sempre la compagnia migliore, che fa elogiare persino erba e freddo e caprette che fanno ciao.
E' stato un anno di premi, il premio "Fiaba di Natale" di Centa S. Nicolò e quello "Dreams" di Vivimondo srl. Tante emozioni, tante parole. Tanti Grazie.
E' stato un anno di tirocini, grazie al Trento Film Festival e al Centro Servizi Culturali S. Chiara, che mi hanno permesso non solo di apprezzare un lavoro che già adoravo, il mestiere di giornalista, ma di approfondire meglio anche il "dietro le quinte" degli uffici stampa, nonché di conoscere persone stupende, alle quali sono ancora legata.
E' stato un anno di Fede. Sono entrata in contatto per il secondo anno consecutivo con l'universo delle catechiste ed ho conosciuto giovani e (non più) giovani con una fede simile alla mia, e bambini... ahem, ragazzi che stanno costruendo la propria. Per di più ho fatto un passo importante, la Cresima, e mi sento totalmente parte di questa grande famiglia. Senza dimenticare il Grest, occasione stupenda per tornare bimbi fra i bimbi.
E' stato un anno di pioggia - parecchia devo dire, però dopo la pioggia viene l'arcobaleno. Infatti ricordo anche tanti sorrisi, occhioni spalancati e risate a crepapelle, perché è stato anche un anno di tante sorprese, molto belle, che hanno portato gioia in molti cuori. O almeno, così mi piace credere.
E' stato un anno che ho dedicato all'arte, sotto ogni sua forma. In particolare ho provato a scoprire i luoghi più reconditi della mia città, ed ogni qualvolta ho avuto modo di andare in una città nuova l'ho guardata con occhi diversi, cercando non solo l'attrazione che tutti amano, sed etiam il monumento dimenticato dal mondo. Invito a farlo tutti quanti... Si scoprono un sacco di cose girando l'angolo.
E' stato un anno di feste. Mai festeggiato tanto in vita mia! E si, ho fatto male a non farlo prima. Ho imparato che essere la signorina Rottelmeier non sempre è la cosa migliore, e che la musica è la più grande droga che ci sia. Vi auguro di non incontrarmi mai sulle note di David Guetta, potreste rimanere sconvolti a vita!
E' stato un anno, ebbene si, anche di studio e di scuola. Come vi ho scritto nel post precedente, l'ho presa più alla leggera, mi ha dato più soddisfazioni, m'ha persino donato il sorriso. La cultura premia, è il caso di dirlo.
E' stato un anno di coraggio. Mi lodo e mi sbrodo, perché devo dire che ho avuto parecchio coraggio, e non so nemmeno da dove l'ho preso. Ho provato a conoscere gente nuova, a perdonare, a dare acqua agli ubriachi e sostegno ai "feriti", perché le ferite interne sono peggiori di quelle esterne. A volte ho usato male il coraggio, dicendo ciò che pensavo senza esattamente pensarci prima, e ferendo persone che volevo guarire. Almeno posso dire di essere stata sempre sincera, e almeno in questo non ho rimpianti o rimorsi. E ho trovato una persona Speciale. Grazie.
Ho abbracciato un sacco di persone, e sorriso anche quando stavo male, poiché "dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo" (cit. Gandhi), e voglio più abbracci e meno lacrime. "E se anche i baci si potessero mangiare/ ci sarebbe un po' più amore e meno fame" (cit. Modà), nell'attesa ci sono i Baci Perugina, che soddisfano entrambe le richieste.
E' stato un anno di famiglia, ogni tanto difficile da capire - sono pur sempre adolescente diamine! - ma che alla fine si conclude sempre con un abbraccio. Vi voglio bene.
E' stato un anno di canzoni, di scritte colorate, di cuori sui quaderni, di amore e rose e fiori. Di libri e di film, soprattutto film - e di lacrime di gioia e di dolore. E di figuracce al cinema, perché non riesco proprio a non commentare in sala. E ... un bel po' di scuse. Ops!
E' stato un anno purtroppo di tante visite, e per fortuna di tanti risultati negativi. La salute prima di tutto.
E' stato un anno di desideri avverati, di "ma che davvero?" - per citare Cosmopolitan, ed ahimé anche l'ultimo da bimba, a livello legale. Tranquilli, è comunque impossibile eliminare la bambina che è in me! 
Ho imparato tanto.
E ho dato e ricevuto tanta fiducia, per una volta ben riposta.
Dunque ora posso anche fare una considerazione finale: grazie 2014, perché ti aspettavo come un anno di merda, e sei stato un anno meraviglioso.

Ti concluderai malissimo, visto che non posso uscire, ma non tutto il male vien per nuocere, visto che sono riuscita a scrivere un post. Finalmente.

Ora attendo il 2015 carica di allegria. Non possono che migliorare le cose, no?
Buon anno miei cari lettori, e altri 365 di questi giorni. (Un anno per volta, su!)
La vostra (quasi) fedele Ivy


PS: Al solito, mi sono rifiutata di rileggerlo. Se ci sono errori segnalatemeli, sono troppo pigra quest'oggi. Se vi fa schifo, scrivetemelo. Se vi piace, scrivetemelo comunque. Insomma, COMMENTATE!

PS 2: Devo un maxi GRAZIE ad un angelo che veglia si di me e, sono sicura, ha gran parte del merito di questo splendido anno... Ciao Nonna.

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